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NICOLA DE MARIA

Nicola De Maria nasce nel 1956 a Foglianise, nel Sannio. Dopo il trasferimento a Torino e la Laurea in medicina, si dedica alla pittura e attraverso Mario e Marisa Merz s'inserisce nell'ambiente artistico torinese, allora dominato dalla ricerca poversista e concettuale (1973). All'inizio si occupa di fotografia realizzando diapositive, destinate a essere proiettate a parete, che riproducono stanze e porte chiuse a restituire la suggestione di paesaggi interiori e domestici, che nel 1976 espone alla galleria Modern Art Agency di Lucio Amelio a Napoli. L'interesse spaziale sotteso da questi lavori si sviluppa dal 1975 in termini propriamente pittorici nel primo dipinto murale, La leggenda, realizzato dall'artista 1977 nella galleria Franco Toselli a Milano. Nello stesso anno partecipa alla X Biennale di Parigi e nella capitale francese conosce il poeta François Cheng, scoprendo profonde affinità tra la propria ricerca e la filosofia Tao, che ispira nel 1978 il ciclo Parole Cinesi. Nonostante la matrice astratta del suo lavoro, nel 1979 l'artista è inserito da Achille Bonito Oliva all'interno della Transavanguardia. Nel 1981 è invitato da Germano Celant nella mostra Identité italienne: L'art en Italie depuis 1959 al Centre Georges Pompidou di Parigi, dove espone i suoi dipinti all'interno dell'opera ambientale Un pezzo dell'anima mia, trasformando lo spazio architettonico dipinto nella cornice di un territorio magico: un mondo di pace e di bellezza creato ad arte, in cui elementi opposti e contrari trovano accordo. L'anno seguente è a Documenta 7 a Kassel e nel 1983 tiene due antologiche: al Museum Haus Lange di Krefeld e alla Kunsthalle Basel curata da Jean-Christophe Ammann. Nello stesso anno, in occasione della mostra Concetto-Imago al Kunstverein di Bonn, presenta Universo senza bombe, capostipite di una lunga serie di opere tutt'ora in essere. Nel 1985 espone per la prima volta a New York nella mostra An International Survey of Recent Painting and Sculpture, curata da Kynaston McShine al The Museum of Modern Art. Negli anni successivi la sua pittura si arricchisce di materia cromatica, segni, ideogrammi, sgocciolature, che nel decennio successivo arrivano ad acquistare spessore magmatico. Nel 1991 è invitato con una sala personale alla 44.Biennale di Venezia. Illustra i volumi di scrittori poeti, come Francesca Genti e Alfredo Giuliani. Viaggia in Giappone, dove conosce Atsuko Tanaka, esponente del Gruppo Gutai (2003). L'anno dopo il MACRO di Roma organizza una grande retrospettiva della sua opera, Elegia cosmica, curata da Danilo Eccher e Bonito Oliva. Nello stesso anno interviene al Convegno internazionale sullo stato dell'arte e della cultura degli anni 90 promosso dalla Quadriennale Nazionale di Roma. Tra il 2005 e il 2009 partecipa a due edizioni di Luci d'Artista a Torino, per il quale concepisce Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime, che trasforma in fantastici alberi multicolori i pali della luce di piazza Carlo Emanuele II (2005) di piazza San Carlo (2009).

Le opere in mostra
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22 aprile